Ascoli Piceno 22 ottobre 2020
Fa piacere constatare l’entusiasmo degli esponenti locali del Pd per il generoso tentativo di Nardini e Frenquellucci di porre le basi per ricostruire dalle fondamenta una casa comune del centrosinistra cittadino. “A&P” ha offerto e conferma la propria disponibilità e il proprio impegno ad un confronto serio su idee, contenuti e metodi nuovi. In questo percorso, per essere credibili agli occhi dei cittadini, occorre però essere seri e dimostrare di aver compreso quello che è accaduto negli ultimi anni ad Ascoli e nelle recenti elezioni comunali e regionali. E a questo proposito stupisce che nessuno del Pd si chieda come sia stato possibile, in pochi anni, dilapidare il patrimonio del Centrosinistra marchigiano fatto di idee, valori, persone, relazioni e consegnare la Regione alla Destra! Sorprende che nessuno, neanche chi ha fatto parte della passata giunta regionale, senta non solo la necessità, ma neanche il dovere di chiederselo. A meno che non si ritenga che sia già passata la nottata e tutto possa ricominciare come prima. Se infatti non si comprende quello che è accaduto in Regione e in altre importanti città delle Marche, la nostra sarà una falsa partenza e una pura velleità: e non sarà un generico impegno ad essere uniti che ci renderà competitivi nei confronti di questa Destra. Non si tratta più di sommare semplicemente simboli nella scheda elettorale, di tornare ad inutili incontri tra partiti o tra segretari. Occorre invece tornare a parlare con i cittadini, le associazioni, i comitati civici sui tanti problemi che esistono, eccome, nella nostra città. Essere alternativi al modo di governare della Destra.
“A&P” da qui è partito! Il Pd è disponibile a questo cammino? E’ disponibile a mettere in discussione il blocco di potere che governa da decenni questa città che di fatto non è riuscito neppure a scalfire? E’ disposto ad affrontare il tema dell’etica politica così come la declinava Berlinguer? E’ disposto a favorire finalmente la crescita e la maturazione di una nuova leva generazionale, e non dei soli cooptati, che è certamente presente al suo interno, ma anche al di fuori, ad aprirsi alle esperienze di movimenti, associazioni e comitati presenti, certamente anche ad Ascoli? E non lo affermiamo con supponenza, ma perché, se è evidente che non sia possibile costruire una alternativa alla destra ascolana senza il Pd, è altrettanto evidente che non è possibile farlo con un Pd a bassa intensità. Siamo invece convinti che dentro questa nuova cornice anche il M5S di Tamburri possa ritrovarsi, come le altre forze del centrosinistra rappresentate in consiglio comunale e non. E al capogruppo del Pd che già ha individuato chi rappresenta “non solo il centrosinistra, ma tutto il mondo alternativo alla destra” diciamo, con molta umiltà, che purtroppo ha compreso ben poco della realtà nuova che abbiamo di fronte basata sull’unità di intenti e sulla condivisione. Non è casuale che i promotori di questo nuovo percorso siano due figure, Nardini e Frenquellucci, il primo mai iscritto ad un partito, il secondo pur essendo stato il candidato della coalizione a guida Pd, non iscritto a questo partito. “A&P” a loro, non ad altri, ha dato credito e fiducia sostenendo il loro tentativo, auspicando che dia i frutti sperati. Altre strade non ne vediamo!
“A & P”