In questi giorni la macchina propagandistica del Sindaco Marco Fioravanti è a pieno regime tanto da farci pensare che questo maledetto COVID-19 sia stato – per lui – una vera manna dal cielo.
Da quando si è insediato, l’11/06/2019, la città continua a segnare il passo; il degrado è in costante aumento, interi quartieri sono all’abbandono come abbandonate sono le frazioni; la promessa di portare in città un grosso gruppo industriale in grado di dare sollievo a tanti lavoratori disoccupati – sbandierata durante la campagna elettorale – pare sia svanita nel nulla.
Che il passato Sindaco abbia lasciato le casse comunali praticamente a secco è cosa risaputa ma – a ben vedere – le cose stanno continuando sulla linea dello sperpero di denaro pubblico a scopo propagandistico.
La situazione che si sta vivendo in questo periodo è drammatica: l’isolamento a cui il COVID-19 ci ha costretti sta comprimendo l’economia in modo spaventoso. Piccole attività commerciali rischiano il collasso, molte rischiano di chiudere i battenti mentre molti altri lavoratori dipendenti sono stati costretti a vedere abbattuti gli stipendi a causa della chiusura delle aziende che sono ricorse alla Cassa Integrazione.
In questo quadro drammatico, dal quale si scorgono solo piccoli miglioramenti, ogni euro, ogni sforzo economico, ogni azione dovrebbe essere rivolta ad arginare il peggio ed invece il Sindaco Fioravanti, utilizzando denaro pubblico quindi i nostri soldi, ha continuato la sua marcia pubblicitaria il cui unico beneficio è quello di accrescere il suo consenso che – certo – non può arrivare dal suo inesistente operato.
Tralasceremo qui i costi vivi dell’operazione “ulivo benedetto” che non possiamo quantificare visto che non risulta nessuna determina a tal proposito in grado di stimare, per esempio, i costi relativi all’impiego degli operai del comune addetti alla consegna dei ramoscelli d’ulivo nei supermercati; non vi è traccia delle spese sostenute per l’utilizzo di mezzi e carburante per il trasporto dei ramoscelli, etc.
In pieno allarme sanitario e sociale, quando il pensiero di un Sindaco e dei suoi collaboratori dovrebbe concentrarsi sulle criticità cittadine, ecco che prendono forma invece altre azioni di mera propaganda come l’idea di illuminare il Palazzo dei Capitani con il Tricolore senza che nessuno possa compiacersene a causa delle restrizioni sanitarie che erano e sono in corso.
Questa inutile scenografia, ad uso e consumo dei soli droni pubblicitari di Marco Fioravanti, ci è costata a noi cittadini, secondo la determina n. 894 del 16/aprile/2020 (leggi determina) l’importante somma di 8.000,00 euro attinti dal Fondo di Riserva (che cosa è il Fondo di Riserva).
Ma non basta ancora. Poco prima dell’inizio della così chiamata Fase 2, relativa alle disposizioni del Governo Centrale sulla questione COVID-19, il Sindaco Marco Fioravanti si inventa un altro spot pubblicitario: consegnare a ciascuna famiglia 2 mascherine da passeggio non conformi.
Con determina n. 979 del 28/aprile/2020 (leggi determina) l’Amministrazione Comunale acquista delle mascherine per un importo pari a 40.260,00 euro dalla ELIT MANIFATTURE srl di MONTEPRANDONE e contestualmente ordina le buste per contenerle ricorrendo ad un’altra spesa e infatti, con la determina n. 987 del 29/aprile/2020 (leggi determina) l’Amministrazione acquista dalla ARIANNA PRINT srls, delle buste in PLT e relativo adesivo di chiusura per 1.387,00 euro.
E ancora. Per quanto concerne invece la stampa delle buste e della lettera si fa fede alla spesa di 1.537,20 euro autorizzata con la determina n. 953 del 24/aprile/2020 (leggi determina).
In soli 18 giorni il Sindaco Marco Fioravanti, dunque, ha speso ben 51.184,20 euro che potevano essere impiegati in maniera più oculata a sostegno delle molte criticità riscontrate in città.
Non possiamo poi dimenticare, a questo punto, che verso metà Aprile 2020 il Sindaco ha ricevuto in regalo da Christian Zippi e sua Moglie Julia Wen 20.000 mascherine e che altre 2.000 sono state acquistate e regalate al Comune di Ascoli da Mia Chen e Wendi N.G.. Anche in questo caso ci farebbe piacere sapere che fine hanno fatto? Sono quelle regalate ai supermercati? E, se si, visto che non tutti le hanno ricevute, a chi sono state consegnate e con quale criterio? (fonte)
Altre poi sono le domande da porsi come per esempio:
- la ditta che ha realizzato il video con i droni di Ascoli Piceno al tempo del COVID, visibile sulla pagina Facebook dove è citato il Sindaco Marco Fioravanti, lo ha fatto in via gratuita oppure esiste un contratto con il Comune?
- L’illuminazione con il Tricolore del Cristo Redentore chi l’ha fatta? E con quali soldi?
Per rispondere a queste domande, un comune cittadino, ha a disposizione l’Albo Pretorio on-line ma, pur essendo uno strumento in grado di contenere e mantenere visibili gli atti per sempre, i documenti vengono cancellati dopo tre mesi obbligando il cittadino ad una richiesta di copia cartacea la cui difficoltà lascio immaginare al lettore.
Insomma, per dirla alla Baudelaire: “Per il mercante, anche l’onestà è una speculazione”.
Ascoli Piceno 06/05/2020